E' bello camminare da solo sulle strade di campagna,immerso in un biancore nebbioso che chi non conosce non può capire,perchè la nebbia ,non la puoi spiegare o raccontare ,la devi vivere,nei suoi problemi ma anche nelle sue belle particolarità..
A volte è così spessa che una voltasi diceva che si tagliava col coltello e i rumori,qualsiasi rumore vengono attutiti ,dando all'ambiente intorno contorni particolari e unici...Spesso sembra di essere in un mondo di fiaba ,con i vari particolari che appaiono poco alla volta,le cime degli alberi, i pioppi che in lunghe file dettano i confini e gli argini dei fiumi,che con la loro altezza ,sembrano voler sovrastare la foschia per guardare lontano,coime antiche sentinelle sugli spalti di un castello...E piano piano camminando ,vengono agli occhi ,forse più attenti ,particolari mai notati,dove prima il granoturco si alzava fiero verso il cielo ,pieno di pannocchie gialle e mature nelle loro barbe scure, adesso giacciono solo fittoni e moncherini delle piante ,contorte verso terra,in attesa di essere arate sotto terra per un altro ciclo del perenne morire e rinascere della natura....Ogni stagione in campagna ha i suoi lati belli e particolari,ma l'autunno ,col suo triste colore,ravvivato solo dal rosso vivo di certe piante che però ricorda che sta arrivando il grande freddo,ha un fascino particolare...quello che conta è vincere la pigrizia e vedere col cuore,il bello che non sempre è lontano ,ma se visto giusto è dietro l'angolo di casa nostra..
EMILIANO
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