giovedì 10 novembre 2011

AGLI AMICI MORTI SULLE JORASSES...

di voi ho solo sentito parlare in questi tragici giorni...
Non vi ho mai visto, non ho mai incrociato il mio salire col vostro destino, su appigli bagnati e sfuggenti, o affondato le punte dei miei ramponi sui ghiacciai immensi che amavate tanto...
Per me, voi siete ,ormai, nella schiera di quelli ,giovani e forti,che non hanno mai smesso di sognare,neanche davanti al rischio più grande,perdere la vita..
Adesso, che il silenzio assoluto,interrotto solo dal sibilo gelido del vento e il bianco sudario della neve ghiacciata,vi fanno compagnia,come a celebrare le vostre gesta in montagna,siete entrati nel cuore di molte persone che ,come me,pensano che la vita va vissuta liberamente ,anche se c' è il rischio di perderla...vivere a muso duro fino alla fine,  è forse questo il segreto??
Il più grande ricordo ,eterno e incancellabile,della vostra vita,insieme a quelli intimi e privati di quelli che vi hanno conosciuto e amato,  sarà per sempre questa parete che,orrida e tetra,quasi mai baciata dal sole,si erge superba ed eterna come a perpetuare il vostro dolce e struggente ricordo...
Io non voglio ,ne mi permetto di giudicare la vostra scelta,ma ho sempre rispetto di chi sa che ,nel suo vivere,ha sempre accanto la morte e ne accetta ,se capita, consapevolmente il freddo bacio finale..
E questo,giusto o sbagliato che sia,è stato il vostro destino..
Anche se non siete più con noi, la vostra anima immortale resterà per molto tempo nei nostri cuori e nelle nostre parole fino a che, tutti noi, non saremo che un flebile battito d'ali di un soave volo di farfalla,che vive poco ma nel suo vivere c'è tutto il segreto della felicità..
Ciao e arrivederci sulla cima più alta e bella,dove un giorno ci troveremo felicemente tutti...


                                                 EMILIANO

2 commenti:

  1. In tutte le avventure pericolose c'è qualcosa di inspiegabile. Perché alcuni le affrontano e altri no? Cosa spinge l'essere umano ad andare oltre, sapendo di rischiare così tanto? E' inutile giudicare. Forse ognuno ha dei motivi personali per mettersi in gioco, qualcosa che gli altri non sanno. Spero che siano partiti con la pace nel cuore.

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  2. Su questa vicenda ho dato forse un giudizio troppo affrettato , ma tra le tue parole ho scoperto la verità. Di sicuro ci troveremo tutti sulla cima più alta. Ciao.

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa