venerdì 25 novembre 2011
UN AMICO NON SI DIMENTICA...MAI...
a te ,devo molto,mi hai saputo far capire ,con la tua schietta amicizia,che in montagna ,come nella vita del resto ,non c'è solo il bianco o il rosso ,ma c'è anche il rosa ..e con diverse sfumature ,date dalla sensibilità di ognuno...
Tu ci hai lasciato sul Manaslu,un 8000 bellissimo e difficile ,ma solo il fulmine poteva fermarti tanto eri forte e tanto era sicuro il tuo salire sempre più in alto..
La cosa che mi ha sempre stupito di te ,era la modestia ,quante volte al rifugio volevano intervistarti e tu rispondevi impacciato per la tua timidezza e anche perchè non pensavi di essere così importante..
Invece sulle rocce con me e con molti altri , sembravi danzare e la cosa ,a me che faticavo moltissimo ,mi stupiva e mi lasciava estasiato..tu danzavi sulla verticale..e con una leggiadria incomparabile..
Ed il bello è che poi ho saputo che in ghiaccio eri più forte ancora...
Per me ,quel fulmine ha portato via una speranza concreta dell'alpinismo..oltre che un amico sincero..
L'ultimo ricordo che ho di te ,fra i tanti ,è l'ultima sosta ,dopo il grande e spaventevole traverso,sulla tofana di rozes,versante sud ( terzo spigolo ..via Apollonio ) ..io stavo per ripartire da secondo e tu eri appena arrivato da primo e stavi assicurando il tuo compagno su quel tiro che ha un'esposizione proprio mozzafiato..Mi hai sorriso come sempre ,mi hai fatto i complimenti accompagnati da un fischio di approvazione ed hai seguito i miei primi movimenti che. mi portavano in cima..In vetta poi non ci siamo visti perchè voi avevate fretta e quindi discesa veloce e io al rifugio con l'altro amico e voi a casa dalle vostre famiglie..
Mi resterà sempre impressa la tua figura che in bilico sopra il vuoto fa correre la corda per assicurare il tuo amico e compagno di cordata..
Adesso che sono passati molti anni ed ho anch'io moglie e figli, salendo montagne ,capisco la tua ansia di scalare cime sempre più belle e difficili ,ma anche la tua indecisione e tristezza ,al pensiero di lasciare la tua famiglia per andare in paesi lontani a rischiare la vita per un sogno..
Quando ,nelle sere in cui col sonno che non arriva ,penso alle mie esperienze di vita ,non posso dimenticare la persona ,con la quale forse ,ho toccato con mano, il senso vero della vita..credere in se stessi e nei sogni che anche se si realizzano raramente ,però danno un senso vero e vivo alla vita..
Addio Friedl dove sei adesso e sulle montagne che sali, tieni un capo alla tua corda ,affinchè almeno una volta si possa ancora salire insieme verso l'infinito del mondo e della nostra anima..
EMILIANO
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bellissime parole come sempre...giovanna
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