sabato 5 novembre 2011

LA MIA INFANZIA FELICE...

mi capita ogni tanto di osservare i ragazzi di oggi e la prima cosa che mi balza agli occhi è un particolare per me strano,i ragazzi di oggi non sanno o non vogliono più divertirsi...
A noi bastava poco per divertirsi, e giocavamo in tanti ogni sera fuori dai nostri cortili alle competizioni più strane....chi si ricorda oggi ,le volte che in strada si giocava a libero,con le mamme che spazientite per la vana attesa ci chiamavano per la cena che era frettolosa solo per ritornare a giocare,fino a tarda sera,quando stanchi e sudati ci mettevano nel mastello per lavarci prima di andare a letto.??..Che bei e numerosi gruppi si formavano,coi grandi che cominciavano a fare gli stupidelli con le ragazze e noi piccoli a continuare a giocare senza farci caso...
E quando usciva qualcosa di nuovo che prendevano due o tre ,poi diventava subito di moda...Chi si ricorda ad esempio le due palline legate con un cordino da far sbattere tra loro..c'è stato un periodo che tutti le avevano e mi ricordo le botte sui polsi che per molto tempo rimanevano neri...
E i giochi con le figurine dove si sfidavano abilità e fortuna, con quelle doppie ,per aumentare il mazzetto e poi scambiarle..E quando veniva l'inverno,mi ricordo i mattini che mi alzavo con la neve più alta di me..( sono sempre stato basso di statura..) ci si mettevano gli stivali e si andava a scuola,mai perso un giorno di scuola per la neve che allora era più copiosa...alla sera si andava a letto con lo scaldino e nei miei ricordi  io coi piedi cercavo sempre il fresco che non c'era tra le lenzuola..
In primavera si cominciava ad uscire e bastava proprio poco ,un bastone lungo e uno piccolo ,con le punte,per giocare ore e ore,come a baseball...vai a spiegare ai nostri figli come funziona il gioco del pitarlo che ci ha fatto divertire da matti...D' inverno,poi si andava ,prima della neve ,a scivolare sulle pozzanghere ghiacciate in campagna,anche qui con certi voli da far paura alle mamme di oggi..e quante volte mettavamo i guanti a fare palle di neve?? Io per non prendere le botte ,non lo facevo mai per non bagnarli...Alla domenica,dopo la dottrina , ad oratori rigorosamente divisi tra maschi e femmine,si giocava un pò sul campo di calcio e al pomeriggio tardi si faceva una vasca per la via principale,con fermata in latteria a prendere un cono di panna montata ,spruzzato col cacao in polvere,oppure in questa stagione le caldarroste che venivano fatte fuori da un fruttivendolo e che allora erano ancora abbordabili..
Io non sono nostalgico della mia infanzia ,se non della mia gioventù,però ho l'impressione che i nostri ragazzi ,tra giochi elettronici e altre diavolerie ,si perdano gli anni migliori senza sapere divertirsi come noi una volta...Avete ancora visto le compagnie numerose di amici che c'erano una volta e che ci hanno aiutato a crescere..???


                                                       EMILIANO

1 commento:

  1. come darti torto, Emiliano.....ma il mondo si aggiorna (o così si dice), e noi restiamo sempre un po' legati alle radici che ci hanno contraddistinto dalla società moderna.....
    GRAZIE

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa