martedì 3 gennaio 2012

IL FIORE PIU' PICCOLO E BELLO..

tantissimo tempo fa,quando l'aria era più pulita ,il cielo più azzurro e in certi posti si sfiorava ancora il paradiso in terra,ogni anno ,all'arrivo della bella stagione ,la fata primaveria,passava per i prati per salutare e dare il benvenuto ai fiori  che la natura regalava..
Partiva dal mare , che con la calda brezza ,che portava profumi di terre lontane,dava ai fiori,i primi ad aprirsi ,colori sgargianti e bellissimi..
Poi passava alla pianura e anche qui i colori erano un triofo di sfumature e profumi intensi e diversi..
Ma era in montagna,con le ultime nevi a sciogliersi in miriadi di ruscelletti gioiosi e freddi ,che restava stupita dal fatto che i fiori ,dopo il silenzio dell'inverno alzassero ancora la testa in un continuo abbandonarsi al primo venticello caldo..
Ammirava i boccioli delle stelle alpine,ancora chiusi ma pronti ad aprirsi all'ammirazione di chi,oltre le svettanti cime,avrebbe guardato la bellezza dei prati e delle rocce..
Guardava stupita l'arancio del giglio martone che solitario e superbo ,sembrava indicare a chi lo voleva ,la via di salita per le montagne...
E le bocche di leone,così belle e invitanti nel loro giallo color fuoco..davano al panorama un tocco precoce di caldo estivo..
Solo un piccolo fiore ,quasi invisibile non partecipava alla festa e se ne stava quasi schiacciato ,perchè troppo piccolo vicino al terreno..
La fata Primaveria allora capì che la nigritta era troppo piccola pere essere vista in questo trionfo di colori e ne rimase un pò triste scossa dal problema ,finchè non le venne un'idea..
La nigritta sarebbe rimasta piccola e umile ,coi suoi colori violacei ,quasi neri,ma avrebbe avuto e solo lei ,un profumo particolare ,così da restare nella memoria di chi passa accanto troppo veloce per vedere...
E' per quello che se vedi una nigritta e la annusi ,ti restera' nelle narici ,un gradevole e delizioso profumo di cacao...Regalo della fata Primaveria ad un fiore piccolo ma preziosissimo..
EMILIANO

2 commenti:

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa