giovedì 16 febbraio 2012

ARIA..ARIA DI CASA MIA..ARIA DI LIBERTA'...io mi sento cittadino del mondo e conosco poco il concetto di casa mia,però questo pezzo di terra verde e rigogliosa ,dove il mio cuore ha cominciato a battere,mi emoziona ancora...

a volte mi chiedo come io possa amare,con passione e devozione quasi filiale,questo lembo di terra,così simile a molti altri,ma per il mio cuore incantato e sognante così unico...Tornando con la mente ai miei ricordi giovanili,che tesoro di esperienze belle che ho fatto tra queste strade amiche,quante persone conosciute che mi hanno forgiato nel mio carattere e che adesso magari saluto soltanto nell'oblio doloroso dei ricordi..
Mi tornano in mente le sagre a ferragosto,con i fornai pieni di torte ,ognuna col suo nome ,che le massaie portavano da far cuocere ,ognuna col suo bel cartellino col nome e  col suo inconfondibile profumo e sapore..Io preferivo tra tutte quella di prugne ,con i frutti dei nostri alberi,così grossi e succosi ,che si facevano cuocere per quasi tre ore a fuoco lento per non bruciarle e davano alla pasta un gusto unico e indimenticabile.
Mi ricordo le passeggiate in bici la sera con gli amici e il saluto che si dava alle donne sedute ai crocchi fuori dal cortile ,che rispondevano volentieri per poi continuare a parlare con le altre donne del più e del meno e a godere del fresco rilassante della sera..
Sedute sulle sedie piccole ,quelle fatte con la paglia ,sapevano di tutto e tutti e non c'era notizia ,di morte o di futura nascita che loro non sapessero..
Mi viene in mente il viale che porta al cimitero ,con gli anziani che tra un rosario ed un altro parlavano dei figli che non si sentono più o dei nipoti che non si fanno vedere..e allora mi viene in mente che anche io sono un figlio e che probabilmente un giorno potrò essere nonno,quindi cerco di amare di più le persone che mi hanno dato e aiutato a crescere la vita...
Il mio paese avrà molti difetti ,ma sono tutte caratteristiche che anche io ho e penso che chi non riconosce la unicità e bellezza del posto dove è nato,fa del male a se stesso e alla sua storia..perchè non si può scappare da quella che è e sarà per sempre ,l'impronta semplice e genuina della vita di paese...


EMILIANO

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa