molto tempo fa
,quando il sole e la luna non si davano il cambio ad assistere il mondo ,ma
convivevano in pace ed amore col mondo,stando sempre insieme ,non come adesso
che si incontrano raramente e si scontrano con le eclissi, nella zona più
lontana dal giardino delle rose, tutto era diverso da oggi e le rocce e la
terra arida erano giardini lussureggianti ,bellissimi e profumati da ogni
albero e fiore..
C' erano dei
palazzi bellissimi,il gran Molignon ,lo Sciliar
e tutt'intorno prati a non
finire ,torrenti di acque purissime e fresche e cresceva un grano speciale che
si poteva mietere ogni giorno...tutto era impregnato d'amore e di felicità ,che
erano le uniche regole di vita...
Il re di questo
posto speciale era Sebastian che con sua moglie Paola e suo figlio Simone
,vegliava sulla tranquilla e felice vita dei suoi sudditi..
In mezzo ai prati
e ai boschi ,c'era un laghetto bellissimo di color smeraldo ,dove ogni pesce
aveva la sua casa e dove i fiori rendevano piacevole e fresca ,l'ombra dei suoi
grandi alberi...
Un giorno il
principe Simone ,passeggiando tra i campi in cerca di fiori più belli per la
sua mamma ,si accorse di una voce melodiosa e dolcissima che sembrava provenire
proprio dal lago Antermoia..avvicinandosi piano piano ,si accorse che la voce
arrivava dalla ragazza più bella che avesse mai visto ..,
Con lunghi capelli
neri e occhi molto scuri, Marta,una semplice e umile contadina ,accarezzava un
piccolo cervo e intanto cantava sommessamente canzoni che molti animali
sembrava stessero ad ascoltare...
Simone si innamorò
all'istante di Marta e dopo averla conosciuta e frequentata ,con lunghe
passeggiate e con istanti interminabili di ammirazione per la bellezza
dell'ambiente e lunghissimi silenzi pieni però di parole d'amore ,la portò a
palazzo dai suoi genitori che felicissimi l'accolsero tea di loro come una
figlia..
Furono anni molto
felici ,pieni d'amore e la natura sembrava seguisse questa loro felicità
sembrando sempre più bella..se poi si aggiunge che tutto era amore ,in ogni
momento e cosa ,non si poteva chiedere di più alla vita..
Ma un giorno ,il
principe Gaspare,figlio di Alberto ,re dello Sciliar,roso dall'odio e dalla
gelosia ,penso' bene di scagliare verso Simone ,troppo felice per lui ,un
fulmine per annientarlo completamente..
Il fulmine
trasformò Simone in un sasso,che ancora oggi si può vedere in riva al lago ,e
tutto l'ambiente ,trasformato dall'odio si tramutò in gelida roccia..
La sola
principessa Marta ,affranta dal dolore ,restò a piangere sul masso
accarezzandolo continuamente ,cantando le sue canzoni che però lasciarono la
roccia fredda e nuda ,con Simone prigioniero per sempre dell'odio e della
gelosia...
Ancora adesso
Marta vaga come un 'anima in pena ,sugli aridi ghiaioni di quella che una volta
era un rigoglioso bosco e se ti capita di vedere un giglio Martone ,
dai colori
arancio vivi ,pensa che sono il sangue e la polvere della roccia accarezzata da
Marta,nella ricerca disperata del suo amato..Per questo il fiore si chiama
Martone ,dal nome della sfortunata principessa..
Se dal vallone
sali al passo Antermoia e guardi bene tra i sassi ,vedrai piccolo frammenti di
quarzo ,sono le sue lacrime che copiosamente ha lasciato per la perdita di
Simone..
Se ti avvicino al
lago e scruti fra le onde ,con la luce particolare potresti vedere ancora gli
alberi e i fiori di una volta e se ascolti il vento tra le rupi ,potrai capire
a seconda di come soffia se ti porta la voce melodiosa di Marta oppure il suo
pianto sommesso e triste...
Marta adesso vaga
per le montagne e chissà che un giorno non la si possa incontrare per asciugare
qualche lacrima..
Se vai
all'Antermoia ricorda questa storia e pensa a cosa sarebbe l'amore senza odio e
gelosie..
EMILIANO...
che bella...giovanna
RispondiEliminaBellissima storia Emiliano è un perfetto connubio tra sentimenti umani e la natura
RispondiEliminaUna storia molto profonda ... bella!
RispondiEliminaHo letto con interesse questa bellissima leggenda, grazie Emiliano per averla raccontata. Sono stata più di una volta nella valle dell'Antermoia, la prox volta ascolterò con spirito diverso i dolci rumori della montagna.
RispondiEliminaBellissima
RispondiEliminaMolto bella. I miei complimenti Emiliano
RispondiEliminaFra un mese ci ritornerò, e mi ricorderò di questa fiaba...
RispondiEliminaBellissimo racconto
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