giovedì 29 novembre 2012

LA MIA LEGGENDA DELL'ANTERMOIA...




molto tempo fa ,quando il sole e la luna non si davano il cambio ad assistere il mondo ,ma convivevano in pace ed amore col mondo,stando sempre insieme ,non come adesso che si incontrano raramente e si scontrano con le eclissi, nella zona più lontana dal giardino delle rose, tutto era diverso da oggi e le rocce e la terra arida erano giardini lussureggianti ,bellissimi e profumati da ogni albero e fiore..
C' erano dei palazzi bellissimi,il gran Molignon ,lo Sciliar 


e tutt'intorno prati a non finire ,torrenti di acque purissime e fresche e cresceva un grano speciale che si poteva mietere ogni giorno...tutto era impregnato d'amore e di felicità ,che erano le uniche regole di vita...
Il re di questo posto speciale era Sebastian che con sua moglie Paola e suo figlio Simone ,vegliava sulla tranquilla e felice vita dei suoi sudditi..
In mezzo ai prati e ai boschi ,c'era un laghetto bellissimo di color smeraldo ,dove ogni pesce aveva la sua casa e dove i fiori rendevano piacevole e fresca ,l'ombra dei suoi grandi alberi...
Un giorno il principe Simone ,passeggiando tra i campi in cerca di fiori più belli per la sua mamma ,si accorse di una voce melodiosa e dolcissima che sembrava provenire proprio dal lago Antermoia..avvicinandosi piano piano ,si accorse che la voce arrivava dalla ragazza più bella che avesse mai visto ..,
Con lunghi capelli neri e occhi molto scuri, Marta,una semplice e umile contadina ,accarezzava un piccolo cervo e intanto cantava sommessamente canzoni che molti animali sembrava stessero ad ascoltare...


Simone si innamorò all'istante di Marta e dopo averla conosciuta e frequentata ,con lunghe passeggiate e con istanti interminabili di ammirazione per la bellezza dell'ambiente e lunghissimi silenzi pieni però di parole d'amore ,la portò a palazzo dai suoi genitori che felicissimi l'accolsero tea di loro come una figlia..
Furono anni molto felici ,pieni d'amore e la natura sembrava seguisse questa loro felicità sembrando sempre più bella..se poi si aggiunge che tutto era amore ,in ogni momento e cosa ,non si poteva chiedere di più alla vita..
Ma un giorno ,il principe Gaspare,figlio di Alberto ,re dello Sciliar,roso dall'odio e dalla gelosia ,penso' bene di scagliare verso Simone ,troppo felice per lui ,un fulmine per annientarlo completamente..
Il fulmine trasformò Simone in un sasso,che ancora oggi si può vedere in riva al lago ,e tutto l'ambiente ,trasformato dall'odio si tramutò in gelida roccia..
La sola principessa Marta ,affranta dal dolore ,restò a piangere sul masso accarezzandolo continuamente ,cantando le sue canzoni che però lasciarono la roccia fredda e nuda ,con Simone prigioniero per sempre dell'odio e della gelosia...
Ancora adesso Marta vaga come un 'anima in pena ,sugli aridi ghiaioni di quella che una volta era un rigoglioso bosco e se ti capita di vedere un giglio Martone ,
dai colori arancio vivi ,pensa che sono il sangue e la polvere della roccia accarezzata da Marta,nella ricerca disperata del suo amato..Per questo il fiore si chiama Martone ,dal nome della sfortunata principessa..
Se dal vallone sali al passo Antermoia e guardi bene tra i sassi ,vedrai piccolo frammenti di quarzo ,sono le sue lacrime che copiosamente ha lasciato per la perdita di Simone..


Se ti avvicino al lago e scruti fra le onde ,con la luce particolare potresti vedere ancora gli alberi e i fiori di una volta e se ascolti il vento tra le rupi ,potrai capire a seconda di come soffia se ti porta la voce melodiosa di Marta oppure il suo pianto sommesso e triste...
Marta adesso vaga per le montagne e chissà che un giorno non la si possa incontrare per asciugare qualche lacrima..
Se vai all'Antermoia ricorda questa storia e pensa a cosa sarebbe l'amore senza odio e gelosie..


 EMILIANO...

8 commenti:

  1. Bellissima storia Emiliano è un perfetto connubio tra sentimenti umani e la natura

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  2. Una storia molto profonda ... bella!

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  3. Ho letto con interesse questa bellissima leggenda, grazie Emiliano per averla raccontata. Sono stata più di una volta nella valle dell'Antermoia, la prox volta ascolterò con spirito diverso i dolci rumori della montagna.

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  4. Molto bella. I miei complimenti Emiliano

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  5. Fra un mese ci ritornerò, e mi ricorderò di questa fiaba...

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  6. Bellissimo racconto

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