non so quanti anni possa avere avuto, ma questo sono io con mio fratello più piccolo... |
Oggi , per caso, avevo in mano una statuina del presepe che fra poco farò coi miei figli..( io lo faccio sempre , solo l'anno che è morta la mia mamma non ho addobbato la casa per il natale,..) e col pensiero sono tornato a natali lontani , a feste che forse non ci sono più.. o almeno , non si vivono più così..
La mattina di natale , ti svegliava il festoso concerto delle campane a festa, che per un sempliciotto e paesano come me , erano una melodia bellissima.. e che comunque apprezzo ancora, purtroppo solo nelle occasioni più solenni, visto che al giorno d'oggi, così presi dalla fatica del vivere, anche le campane a qualcuno danno fastidio..Magari in discoteca si fracassano le orecchie, però le campane danno fastidio..
Comunque, il profumo del cibo , già a cuocere sui fornelli era sempre esaltante e andando a messa , nel freddo mattutino, di quelli che ormai non ci sono più..infatti chi ricorda i natali con la neve?? cresceva l'aquolina per il pranzo di mezzogiorno...
A messa era una festa e diciamo la verità, tanti canti di allora , ancora li ricordiamo benissimo , anche se magari non li capivamo..ad esempio in ASTRO DEL CIEL , hai mai capito cosa voleva dire :TU CHE I VATI DA LUNGI SOGNAR ???oppure in TU SCENDI DALLE STELLE..oo bambino , mio divino , io ti vedo qui a tremar, sembrava che mi venisse freddo sul serio.. alla fine adeste fideli..VENITE FEDELI L' ANGELO CI INVITA, sembrava un affrettarsi per mettersi a tavola..
E finalmente il pranzo..l'antipasto oggi farebbe ridere , prosciutto , salame coppa , con carciofini e funghetti sott'olio, ma allora che delizia e che leccornie , visto che di affettato ne girava poco in casa..Lasagne buonissime e fumanti e come secondo un pollo grossissimo con la carne dentro, magari storcevo un pò il naso perchè vedevo i puntini verdi del prezzemolo, però lo mangiavo e che nostalgia oggi di quel succulento cappone..Frutta secca e panettone col mascarpone.. che la mia mamma faceva in un modo che non ho mai capito, però sulla fetta restava bello sodo e attaccato , invece il mio cade sempre sulla tovaglia.. chissà perchè poi??...E finito il pranzo , tutti a giocare a tombola fino a tardi... con la famiglia , almeno quel giorno , riunita e felice , prima di prendere la strade solite dei lavori peri più grandi e della scuola per noi piccoli..
Adesso che ho tutto e di più, e una famiglia mia, è bello stare insieme e magari esagerare un poco a tavola, però gli intensi ritmi della vita moderna , tolgono un poco il gusto e il senso del natale..A proposito , non c'erano molti regali , però eravamo felici...che sia che adesso si esagera un pò?? Il regalo più bello che ricordo e con grande gioia , era un libro di una mia zia..IL FIGLIO DEL CERVINO..che sia stato profetico??
Emiliano
bellissimo racconto... mi è venuta un po di nostalgia a leggere le tue parole.. era cosi infatti il natale di una volta... pensa quando io ero bambina si faceva l albero e poi con un mio zio si cantava tutte le canzoni natalizie.. vicino alla lbero e al presepe.. che tempi....giovanna,,, ciao caiao
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