Eravamo amici, ma non di un'amicizia forte e vera che cementa i rapporti , però ci trovavamo , frequentando gli stessi ambienti e avevamo i nostri scambi di opinioni e di idee, con le critiche a volte utili , a volte no , ma sempre senza mai smettere di parlarci e senza mai lasciar da parte la stima...
Quando ho saputo la notizia è stata come un calcio in pieno viso, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, noi siamo abituati a seguire passivamente le notizie in televisione e quando le ci toccano da vicino, fanno più male e quasi non ci crediamo...
Invece era tutto vero e malgrado ti frequentassi poco , il dolore e' stato molto forte e qualche volta , di sottecchi, quando la incontro per strada , guardo tua moglie e mi viene ancora una fitta al cuore..
Povera ragazza e poveri i tuoi figli, tu eri molto legato alla famiglia infatti giravi il mondo per lavoro per rendere dignitosa la loro vita.. finchè un destino crudele e assurdo , per noi poveri umani , non ti ha tolto all'affetto e all'amore di chi ti stava vicino..
Io ti ricordo spesso e quando passo al cimitero a salutare la mia mamma , vengo sempre a soffermarmi nel luogo del tuo riposo..
Io di te conservo due bei ricordi, in quell'anno , a maggio , in giro con la carrozzina con mia figlia appena nata, mi facesti i complimenti che ti assicuro , con la memoria delle cose belle e passate , mi vengono in mente anche adesso e anche il ricordo di tantissimi anni prima , io ero ancora un ragazzino e in oratorio voi grandi avevate organizzato per beneficenza uno spettacolo con canti e balli..
Tu , con la chitarra , facevi la parodia di un uomo che la prima notte di nozze scopriva che la moglie aveva la gamba di legno e gli occhi di vetro..Saranno passati trent'anni però la ricordo ancora ..
Carlo , io so che dove tu sei adesso c'è solo pace e felicità , però stai vicino a chi amavi e ti ha voluto bene , perchè nella vita ci sono certi dolori difficili da passare...e se il PADRE BUONO che ci ama tutti . .nel suo immane lavoro di amare ilo mondo si annoiasse, con una chitarra cantagli ancora , come hai fatto con noi, la canzone della prima notte di nozze..
Ciao Carlo, io in montagna ti porto con me nel mio portafoglio , nella foto che mi hanno dato , tu proteggimi e se puoi veglia anche sul mio salire, perchè sia sempre un salire verso una gioia e una felicità eterne..
Ciao Ventu,
RispondiEliminaMi ricordo quella partita a Basket a Somaglia con Gigi e Sandrino. Tu dall'alto del tuo uno e novanta ci insegnavi i trucchi di Jabbar e Magic Johnson e noi formiche, a cercare di starti dietro.
Guardaci da Lassù con il sorriso che hai sempre avuto.