Spesso decido di fare un itinerario ,avviso tutti del percorso e della meta,ma poi in cammino,quando il cuore pompa senza problemi,i polmoni non ricercano spasmodicamente l'aria e le gambe non mi creano problemi,cambio itinerario..
Qualche volta mi basta vedere il cavo di una ferrata per seguirla e se poi devo fare un giro lunghissimo per tornare in albergo ,pazienza,gambe in spalla e si va..2 anni fa da Pozza di Fassa sono salito al rif. le selle deciso a scendere nel primo pomeriggio..quasi missione compiuta se non fosse che dal rif.parte un sentiero attrezzato che porta dopo molti saliscendi a cima Costabella, e la tentazione era troppo forte per cui mi sono deciso e mi sono attaccato ai cavi fino in cima..Chi conosce la zona ,sa che già così è una gita lunga ,se non fosse che dalla cima,non sapendo del sentiero che portya in val s. Nicolò,sono sceso a p.sso s. Pellegrino,distante da Pozza circa 20 km..piano piano,con 9 km di autostop che mi hanno portato a Moena sono arrivato in serata in albergo,maledicendomi per il camminare fatto ,ma ,con un pò di pazzia,contento..Dico questo per invitare tutti ad informarsi prima sui sentieri da fare e sopratutto poi seguirli,perchè detto francamente,se mi fosse successo qualcosa ,gli altri ,non sapevano neanche dove fossi e con quello che succede non è il massimo della sicurezza...E' QUESTO IL MIO CONSIGLIO ...DIVERTITEVI COME VOLETE,MA ANDATE IN SICUREZZA E NON IMITATEMI.....
Emiliano
Però...anche a me piace vivere così la montagna. Nonostante nn mi posso permettere escursioni del tuo livello! Di solito appena raggiungo un rifugio...mi torna in mente il sentiero di lato..quello poco più sotto e quello che gira ad anello e nn posso nn guardare il mondo anche da un altra angolazione!!!!Ciao!!filo
RispondiEliminaChe avventura! Io di solito vado sul sicuro ma a volte il tempo ha giocato brutti scherzi!!!!! ;) lis
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