venerdì 6 agosto 2010

questa è una delle foto a me più care.
Mi ricordo che da ragazzino sotto qyeste lame di roccia ,rimasi estasiato e guardavo con stupore i puntini che si arrampicavano, specialmente sullo spigolo..
Gli anni sono passati ma le mitiche torri ad ogni salita mi venivano in mente,forse per la giovinezza,forse per l'ingenuità,per me erano il simbolo dell'arrampicata su roccia per antonomasia..
Poi,sogna e scala di qui,scala e sogna di là,è arrivato il mio momento..
Ogni attimo della salita sullo spigolo più bello (per me ) ,quello di sinistra
per intenderci la torre DELAGO, è impresso veramente nella mia memoria,dopo un primo tiro in orrizontale,si esce sullo spigolo vero e proprio e qui c'è da ridere ,perchè l'aria sotto i piedi è moltissima e l'esposizione notevole.
Per fortuna le difficoltà non sono altissime per cui piano piano sono arrivato in vetta e la mia gioia non è esplosa per il sogno raggiunto ,ma perchè ,al rif. Carlo Alberto,sotto le torri ,i miei due amici più cari,mi avevano seguito e da sotto ,io vedevo solo 2 puntolini che si agitavano,gioivano con me per un'altro bellissimo sogno diventato realtà...

1 commento:

  1. Si che mi piace .... ti apre la mente e ... sicuramente lo leggerò questo libro. Ciao Carla

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa