mercoledì 18 agosto 2010

punta Vallaccia

sono molti anni che frequento le montagne,da giovane mi sono tolto molte soddisfazioni e anche se adesso faccio più fatica ,per ovvi motivi,ogni tanto qualche scarpinata e qualche roccetta,mi fanno risentire quasi come vent'anni fa..quasi.
Ma se da giovane ,il massimo per me erano gli strapiombi,le placche,i camini e difficoltà abbastanza sostenute,anche se quasi mai estreme,adesso ,devo confessare che mi gusto molto di più ,il contorno che la montagna mi sa dare e che forse troppo preso dalla competizione con me stesso ,non riuscivo a cogliere.
Ho notato ,durante le escursioni di questi ultimi anni,con amici o con i miei figli,che la montagna piace ,anche se costa fatica,però ho l'impressione che la vetta sia la variante di questa passione..e mi spiego... Con me ho portato moltissime persone ,su cime sempre facili ( non sempre ) e ho notato che ,a tutti piace ammirare gli scenari unici di certi panorami che ammutoliscono,ma chi ha potuto calpestare lo spazio di una cima,si è ammalato di montagnite e non ha smesso più..Per me la vetta,in un mondo dove è difficile aver soddisfazioni concrete,è la giusta ricompensa alla fatica ,ma è specialmente il realizzare un sogno..quanti sospiri e desideri faccio sotto una montagna ,che poi diventano gioia concreta..per me è così ma voi
,amici della montagna come o più di me ,cosa ne pensate????

Emiliano

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa