venerdì 2 marzo 2012

TORMENTO ED ESTASI IN UNA FACILE ESCURSIONE..parte 2

finalmente sono arrivato,sono alla forcella " la costela" e mi devo decidere,o per me l'ignoto ,essendo la prima volta ,della traversata dei Monzoni, oppure la solita salita su p.ta Vallaccia e poi cima 11..
La cresta che mi piacerebbe fare è elegante e sinuosa vista da qui , e la prima vetta ,cima Malinverno non sembra nemmeno troppo difficile,nuvole poche e sparse ,per cui neanche la scusa del tempo..cosa faccio?' Poi c'è una cosa che secondo me è un brutto mio difetto ,siccome non riesco più a leggere le cartine senza occhiali e io non li porto ,non porto neanche le cartine,per cui devo affidarmi al mio istinto ,che poi essendo solo ,oggi non mi è di grande aiuto...
In fondo punta Le Selle ,dopo l'aerea cresta ,mi sembra chiamare.. al massimo ,se è troppo difficile potrei forzare la discesa su qualche roccetta e sul ghiaione verso il rif. Taramelli..ma oggi va così ,non me la sento ,ho paura e opto per punta Vallaccia...tanto non devo dimostrare niente a nessuno..a proposito di nessuno ,dicono che queste valli siano strapiene di gente ,ma io ho incontrato solo marmotte.. e punta Vallaccia  sia...


in cima ,foto di rito e giro panoramico con lo sguardo estasiato sui colossi dolomiti intorno e con un pò di delusione per la mia paura mi accingo a scendere...ad un certo punto però mi viene un'idea ...se invece di scendere da dove sono salito ,scendessi verso Soraga ,avrei la possibilità di salire ,minimo altre 4 cime ,facili ma di grande soddisfazione..Allora deciso ,scendo nellaBusa de Baranchie e con un pò di facile arrampicata arrivo su una vetta senza nome ,( PROPOSTO CIMA DON ALBERIONE) dove una bianca madonnina sembra guardare con benevolenza tutta la valle..


Qui ,per la prima volta oggi ,incontro 2 persone ,sono due preti della comunità di don Alberione e con loro per 10 minuti ,parlo della bellezza di quello che ci circonda e del fascino del salire montagne..
Li lascio col piacere di aver  goduto della loro saggezza e scendo verso l'altipiano che con vari saliscendi mi porterà a Soraga ,mille metri più sotto..tra l'altro da qui posso osservare un branco di camosci che scorrazza liberamente in questi scenari da favola..Ormai i Monzoni sono solo un ricordo .. e così arrivo su una cima ,di cui non conosco il nome ,tra il sasso della croce e la Vallaccia..anche qui ,c'è il sentiero ,ma io scendo in linea diretta e mi trovo su roccette friabili e pericolose .che però ,con attenzione riesco a superare ,salendo ancora per 10 minuti mi trovo sul sasso della croce sopra Soraga e anche qui ,panorama stupendo sulla valle..







Adesso mi manca una cima sola ,e saranno 5 ,il Piz Meda ,che da qua ,col suo canalone di salita ,sembra molto difficile,ma come l'altra volta ,6 anni fa ,quando ci metti le mani risulta abbastanza facile ,con poi la bellissima cresta erbosa che porta in vetta e il vertiginoso appicco su Moena
finamente sono in vetta 

e ora sarà solo discesa per un tranquillo e solitario bosco,che con molte svolte e con molta fatica ,data la lunghezza ,mi porta a Soraga e qui,contento della giornata ,forse i chilometri più faticosi,

infatti essendo su asfalto non finiscono mai...alla fine arrivo in albergo e sono le 15 ,essendo partito stamattina alle otto ,non mi sembra male come escursione .. e per i Monzoni.. spero che prima o poi riuscirò a realizzare questo sogno,comunque oggi sono molto felice ,questa zona ,è poco frequentata ,ma è bellissima e ne vale veramente la pena..

EMILIANO..un semplice matto appassionato di montagna...

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa